L’INQUISIZIONE
di Giancarlo Rosati
Nel libro di Hans Kung ‘La Chiesa Cattolica una breve storia’ alle pagine 139 e 140 leggiamo così: <<Solo con L’illuminismo si sarebbe fatta piazza pulita dei barbarismi della tortura e del rogo per gli eretici. Ma l’inquisizione romana sopravvive ancora oggi, sotto un nome differente (Sanctum Officium, ora Sacra Congregatio Pro Doctrina Fidei), e continua a operare in base agli stessi principi medievali: il procedimento contro un sospettato o un accusato è segreto; nessuno sa chi siano gli informatori; non ha luogo alcun interrogatorio in contraddittorio per i testimoni o i periti; non viene permessa la visione degli atti, così che sia impedita una conoscenza degli atti predibattimentali; accusatori e giudici sono identici; l’appello a un tribunale indipendente è escluso o inutile; scopo del procedimento non è l’accertamento della verità, ma la sottomissione alla dottrina romana, sempre identificata con la verità. In breve, lo scopo è “l’obbedienza” alla chiesa, secondo la formula ancora in uso: humiliter se subiecit, si è sottomesso umilmente. Non vi è dubbio che una tale inquisizione costituisca uno scherno, non soltanto per il Vangelo, ma anche per il senso del diritto oggi universale, che ha trovato espressione, per esempio, nelle dichiarazioni sui diritti degli uomini>>.
E’ sorprendente la somiglianza tra il modello di inquisizione che lo scrittore Hans Kung ci racconta ed il modo di operare di alcune ‘chiese’ contemporanee. E non parlo della chiesa cattolica di oggi ma di quelle sedicenti ‘chiese di cristo’ che così facilmente si scagliano contro il cattolicesimo romano ma che poi nei fatti ne imitano i comportamenti peggiori della storia. E’ incredibile! Ci sono chiese che mettono in piedi dei veri e propri procedimenti giudiziari dove accusatori e giudici sono identici; scopo del procedimento non è l’accertamento della verità, ma la sottomissione e l’obbedienza alla chiesa; addirittura il giudizio viene sentenziato in assenza degli accusati e con grande fretta. Quanta presunzione e quanta boria!
Nei giorni che precedono la sentenza si svolge una vera e propria campagna calunniatoria nei confronti degli accusati senza che questi possano provare la propria estraneità ai fatti. Ecco che così alcuni membri della chiesa, strani uomini, dopo aver preparato un giudizio precostituito e falso, corrono nelle case dei fratelli per parlare male degli accusati, manipolano le menti più fragili, dividono gli amici migliori, convocano adunanze abilmente orchestrate con l’unico fine di coprire di insulti gli accusati. Ho la sensazione che l’espulsione dalla chiesa non sia stata l’ultima cosa che si poteva fare nei confronti di un fratello che pecca sempre, ma sia stato invece l’obiettivo iniziale che ha alimentato tutto il procedimento, e questa ipotesi è avvalorata dal fatto che tutto sia stato svolto con grande fretta e senza che si potesse fare una analisi di tutte le tesi.
Anzi agli accusati non è stato neanche permesso di esprimere la propria tesi! I Corinzi 4,5 <<Cosicchè non giudicate di nulla prima del tempo, finchè sia venuto il Signore, il quale metterà in luce le cose occulte delle tenebre, e manifesterà i consigli dei cuori…>>.
E’ interessante evidenziare anche l’aggressività espressa da questi uomini strani, il che certifica la loro lontananza dal Vangelo. Gli atteggiamenti aggressivi sono tipici delle persone che odiano e non delle persone che amano e l’odio non è mai stato un sentimento nè di Cristo ne dei veri cristiani. Un vero fratello che subisce un vero torto manifesta tristezza e desiderio di chiarimento e riconciliazione. Un ottimo esempio ci viene da Gesù stesso che anche di fronte al tradimento del suo apostolo Pietro, cerca con dolcezza di suscitare in lui il pentimento domandandogli per tre volte ‘Pietro mi ami tu?’ Ma forse qui non ci troviamo di fronte ad un vero torto, e neanche ad un vero fratello.
Attenzione!!! Da capo dico attenzione a quelle che si definiscono “chiese di cristo” e che pensano di avere anche il “copyright” sul nome “chiesa di cristo” ma il loro operare è lontano dall’amore e dalla Grazia di Cristo. Il Signore ci guida e ci dice: Voi li riconoscerete dai loro frutti!!!
Isaia 29, 20-21 <<..…..e saranno distrutti tutti quelli che vegliano per commettere iniquità, che condannano un uomo per una parola……..>>